PRESENTATO A JESI IL NUOVO ROMANZO STORICO DI STEFANO VIGNAROLI
In Piazzetta Angelo Ghislieri, a fianco del Palazzo della Signoria, in prossimità degli scavi che stanno riportando alla luce una Jesi antica e misteriosa, Venerdì scorso 21 Luglio si è tenuta la presentazione del romanzo storico di Stefano Vignaroli LA CORONA BRONZEA. Tra un calice di prosecco e un intervallo di recitazione, ai tavoli del Pergolesi Enocaffè, all'ombra delle torri e dei campanili jesini, l'autore ha parlato del suo nuovo romanzo, con l'intervento di lettori professionisti e musicisti di classe, che, insieme ad alcuni figuranti del Palio di San Floriano e a un falconiere con tanto di rapace appresso, hanno allietato la serata/evento.
È stata un'occasione unica per gli amanti della lettura, in particolare del romanzo storico: il moderatore Marco Torcoletti ha spiegato un po’ la trama de LA CORONA BRONZEA, secondo episodio della saga di romanzi ambientati nella Jesi cinquecentesca, lasciando spazio a letture, sapientemente interpretate da Patrizia Giardini, e brani musicali di accompagnamento, eseguiti alla tastiera dalla Maestra Sara Bonci.
Il romanzo, secondo della serie intitolata “Lo stampatore”, è il naturale sequel de L'OMBRA DEL CAMPANILE e porta ancora una volta il lettore a scoprire come si viveva tra vicoli, piazze e palazzi di una splendida città marchigiana, famosa nel mondo, allora come ora, per aver dato i natali all'imperatore Federico II.
Ma cerchiamo di apprendere qualcosa in più sulla trama e sull’autore di questo romanzo, che già alla prima presentazione, appena uscito, ha avuto un ottimo riscontro. Tra le pagine del libro, tra l’altro, si possono apprezzare anche alcune tavole del Prof. Mario Pasquinelli, che illustrano il testo grazie alla gentile concessione da parte del figlio, Dr. Fabrizio Pasquinelli. Ambientare un romanzo nella Jesi del XVI secolo sembrava all’autore Stefano Vignaroli essere una bella idea. E così nacque lo scorso anno il primo romanzo della serie, L’OMBRA DEL CAMPANILE, in cui una studiosa dei nostri giorni, Lucia Balleani, sistemando e archiviando documenti storici nel Palazzo della sua nobile famiglia di cui fa parte, riscopre la vita e le vicissitudini di una sua antenata, Lucia Baldeschi, vissuta cinquecento anni prima.
LA CORONA BRONZEA si presenta subito un romanzo
intrigante fin dalle prime battute, un vero thriller storico, un romanzo di
genere che non ha nulla da invidiare a quelli di autori ben più noti a livello
nazionale. Amore e morte, esoterismo e ragione, bene e male. Sono
solo alcuni degli ingredienti che danno ritmo a questa nuova indagine,
incentrata sulla misteriosa scomparsa della corona bronzea, posta sopra il
leone rampante del principale palazzo jesino, quello della Signoria. Con
sapiente alchimia, Vignaroli intreccia passato e presente, attraverso le
parallele vicende dei protagonisti dei giorni nostri e degli omonimi antenati.
Avvenente dama e altera reggente della repubblica Aesina, Lucia Baldeschi è
divisa tra gli obblighi della ragion di stato e l'amore per il fuggiasco cavaliere,
il prode condottiero Andrea Franciolini. Tra storia e leggenda, l'azione spazia
dai severi edifici e gli oscuri passaggi segreti di una Jesi sotterranea, alle
aperte campagne del suo Contado, popolate da pastori e monaci di giorno e
animate da riti magici durante i chiari di luna. Poi ci sono gli intrighi di
palazzo, le faide tra i signori e le battaglie; quelle tra gli eserciti e
contro i pirati, da Urbino a Senigallia, fino ad alcune tra le più suggestive
gole dell'Appennino. Ambienti e tratti distintivi di un'epoca, il Cinquecento,
caratterizzato da luci e ombre, diviso tra culto della ragione e pratica
dell'esoterismo e di cui i personaggi del romanzo sono lo specchio fedele. Nel
contegno, così come nei pregi e nei difetti. Sui loro passi, tra sensazionali
scoperte e brillanti intuizioni, i turbolenti amanti Lucia e Andrea, nella Jesi
del Ventunesimo secolo, giungeranno alla verità nel segno di un amore senza
tempo.
L’autore,
Stefano Vignaroli, è un Medico Veterinario jesino che ha già pubblicato diversi
lavori letterari, tra cui tre romanzi di genere thriller, sempre ambientati nei
nostri territori marchigiani, e racconto di vario genere, anche in dialetto
lesino, in antologie poetiche e letterarie. Da sempre innamorato della sua
città e appassionato di storia locale, ha preso spunto da eventi storici
realmente accaduti, quali il sacco di Jesi del 1517 e la riconquista di Urbino
da parte di Francesco Maria Della Rovere dopo la morte di Papa Leone X, per
imbastire la trama dei suoi romanzi. I protagonisti, pur essendo personaggi
inventati, riportano i nomi di antiche nobili famiglie jesine, a dare una
maggior credibilità al racconto. Per dirla con Marco Torcoletti, autore della
prefazione al romanzo, Jesi non vi sembrerà più la stessa dopo aver letto
questi romanzi. Già, perché senza
accorgersene, il lettore finisce per assumere il punto di vista della
protagonista, agli occhi della quale vie e palazzi perdono la loro austera e
distaccata bellezza, per diventare testimoni solenni di un tetro passato.
Passaggi segreti, boschi infestati dai briganti, valorosi guerrieri e spietati
mercenari, presunte streghe e donzelle indifese, alti prelati e frati, nobili e
plebei. Sono coloro che popolano e animano l’azione, in un costante crescendo
di tensione, in cui i luoghi non fanno da sfondo, ma diventano parte integrante
e suggestiva di un’avvincente narrazione. Un romanzo storico in ogni senso,
anche e soprattutto per la capacità dell’autore di riportare in vita usi e
costumi di un'intera società, quella jesina. Ieri come oggi ricca di pregi ma
non priva di difetti e viltà.
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