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mercoledì 4 febbraio 2015

Filippo Munaro, giovane promessa letteraria

FILIPPO MUNARO, giovane promessa letteraria Bolognese.
Filippo, ventitreenne bolognese, ha già all'attivo diverse pubblicazioni. Gestisce attualmente una piccola azienda nel campo dell'editoria, la Bolognese Editore ed è direttore/responsabile della rivista on-line "Writer's channel", che tratta di argomenti letterari. Abbiamo raggiunto Filippo per una breve intervista. Un'altra delle interviste (im)possibili di Stefano Vignaroli.

 1 - Ciao, Filippo. Sei molto giovane (dal mio punto di vista, ovviamente) e hai già all'attivo diverse pubblicazioni. Ti va di parlarci un po' di te e del tuo rapporto con la scrittura? È una passione che hai coltivato fin da bambino o è nata all'improvviso?
Ho sempre avuto una grande passione per i libri e, in un certo senso, questa passione è cresciuta con me. Sono un lettore compulsivo, di quelli che leggono un po' di tutto, e lo ero già da bambino. Da lì a scrivere io stesso in prima persona il passo è stato breve e naturale,  semplicemente sentivo di averne voglia ma sopratutto mi sono reso conto che scrivere mi divertiva.

2 - Hai seguito dei corsi di scrittura creativa? Se sì, sono stati utili per la tua formazione di scrittore?
Quando avevo all'incirca diciotto anni ebbi il piacere di partecipare a due lezioni di scrittura di Marcello Fois, grande autore sardo che vive a Bologna. Conservo un ricordo molto gradevole di quelle giornate, perché oltre a carpire qualche informazione utile ho avuto la possibilità di confrontarmi con un letterato in possesso di una vastissima cultura, e penso che intrattenersi con persone di una certa levatura rappresenti un grande stimolo personale e professionale. 

3 - Parlaci con parole tue dei lavori che hai finora pubblicati. Il tuo genere, essenzialmente è il thriller; come e perché nasce questa tua passione? Hai intenzione di continuare a lavorare sempre sullo stesso genere o hai in cantiere anche qualcos'altro? 
Sì, si può dire tranquillamente che il mio genere è il thriller, con sfumature più noir per quanto riguarda il mio romanzo “Il seduttore” e altre che si accostano ai romanzi d'avventura come nel caso del mio ultimo libro “Controllo supremo”. Fino a questo momento ho scritto questo genere di romanzi perché sono quelli che ho letto più spesso e quelli che, in definitiva, mi sentivo di scrivere. Però chissà, magari, in futuro, cambierò totalmente genere. Nella vita si cambia e di conseguenza cambia anche la scrittura.

4 - Ho sperimentato personalmente che quando uno prende gusto per la scrittura creativa, non può più fare a meno di scrivere. Condividi questo pensiero? A te accade mai di avere un'idea e aver il desiderio irrefrenabile di buttarla giù per iscritto? 
Ho perso il conto delle volte che mi è capitato. Quando la scrittura è creativa e, almeno nel mio caso, destinata a divertirmi (e, si spera, a divertire anche i lettori), non deve mai essere forzata. Personalmente scrivo quando sento il desiderio di farlo ma soprattutto quando penso di avere qualcosa di sensato da raccontare. Altrimenti preferisco leggere un bel libro o dedicarmi ad altre attività. Prima di tutto scrivo per il piacere di farlo.

5 - Veniamo ai tuoi personaggi: inventati di pura fantasia o qualche riferimento a realtà vissuta?
I personaggi dei miei libri sono quasi tutti inventati di sana pianta fatta eccezione per l'avvocato Jack Taylor (che è presente in tre dei miei romanzi e che è una sorta di mio alter ego) e il suo collega e compagno di avventure Nick Rolfe (ispirato in parte a un mio vecchio amico). Per quanto riguarda tutti gli altri mi piace credere che siano il frutto di tutto ciò che vedo nella vita di tutti i giorni o di cui sento parlare. Il controverso e psicopatico Gabriel Brown, protagonista negativo del mio libro “Il seduttore”, incarna e racchiude tutto il male e il narcisismo della nostra società.

6 - Cosa bolle di nuovo nella tua pentola? Hai in programma qualche nuova pubblicazione?
In questo momento sto dedicando molte energie alla mia azienda Bolognese Editore, che è nata nel 2014 e con la quale seguo diversi progetti. Oltre a fornire copertura editoriale ai miei libri e a quelli di altri su cui mi sento davvero di investire (stiamo preparando, tra le varie attività, un libro fotografico su Bologna e una guida turistica per la città di Ferrara) lavoriamo a stretto contatto con tipografie, librerie e altre aziende del settore per lo sviluppo di progetti grafici e pubblicitari. Quando ho tempo e quando ho voglia di divertirmi un po', continuo a scrivere. Non ho ancora niente di sicuro e non vorrei sbilanciarmi troppo, ma penso che scriverò qualcosa di nuovo rispetto ai miei lavori passati.

7 - Un saluto ai tuoi lettori: vai!
Ringrazio sempre di cuore chi mi segue e chi da fiducia ai miei progetti; per un ragazzo giovane  motivo di soddisfazione, oltre che un incentivo ad andare avanti. Spero di poter continuare a divertire chi si è intrattenuto con i miei libri fino a questo momento. Almeno, il mio desiderio è questo. Un caro saluto e al prossimo libro!




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